Verso dove cammino?

Pubblicato il 23 novembre 2025 alle ore 06:53

La Parola: “… e noi cosa dobbiamo fare?”.

Il Commento: E’ una domanda frequente, ma sicuramente fuorviante: prima di capire cosa fare è necessario chiedersi quale direzione prendere, dopo mi chiederò cosa evo fare. Ecco perché Francesco 800 anni fa cantava: “Laudato sii mio signore per fratello vento e per l’aria…”.  Dal vento e l’aria possiamo imparare la libertà che ci conduce a una vera conversione.

Per sapere cosa fare è necessario conoscere dove stiamo andando! Ecco allora il dono della  conversione. Liberiamoci innanzitutto da un solo significato moralistico. Convertirsi non significa semplicemente comportarsi bene, ma tentare di raddrizzare in noi tutto ciò che non ci fa sentire il bene e per questo tira fuori da noi il male.

Per poter far questo bisogna avere il coraggio di conoscersi, chiamare per nome gli incidenti di percorso che hanno deviato il percorso del bene in noi, e fare tutto il nostro possibile per liberare il campo.

Non sempre ne abbiamo la capacità e la forza, per questo il Signore ci ha donato la Chiesa, cioè ci ha donato un circuito di rapporti che sono messi lì nella nostra vita appositamente per aiutarci in questo lavoro di ripristino della strada.

Se la venuta di Gesù è come il passaggio di un fiume di bene, noi non siamo dei semplici spettatori ma siamo come operai messi a guardia di quel fiume perché non trovi dighe ed ostacoli.

In questo senso come possiamo arrivare a Natale quest'anno se non abbiamo preso sul serio ciò che lo impedirebbe in noi?

Questa è la grande lezione di Giovanni Battista.

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