La Parola: Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
Il Commento: La miseria più grande nella mia vita non sono i miei peccati, ne le mie debolezze, ne tanto meno gli spigoli del mio carattere. La miseria più grande della mia vita è quel retrogusto di incredulità che attraversa un pò tutto ciò che sono, che penso e che faccio.
E’ la stessa incredulità di Tommaso; è l’incredulità di chi fa fatica a fidarsi di qualcuno diverso da se stesso. Bisogna avere molta misericordia per chi è affetto da questa fatica di credere. Gesù usa con Tommaso un abisso di misericordia perchè gli permette di “toccare” ciò che fa fatica a credere.
La Misericordia è poter fare un’esperienza d’amore talmente forte da non avere bisogno più di nient’altro. In questo senso siamo tutti bisognosi di Misericordia, tutti bisognosi di sentirci amati e liberati dal dubbio che forse è solo una nostra suggestione mentale o una facile consolazione per affrontare la dura realtà. «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

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