La Parola: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?»”.
Il Commento: Ogni uomo si trova a vivere certe crisi, anche i migliori (forse soprattutto). Solo attraverso questo tipo di crisi veniamo purificati dalle nostre aspettative, dal nostro immaginario troppo umano, troppo stretto. E Gesù risponde a questa crisi, a questa domanda, non con le parole, non attraverso un dialogo convincente ma con dei fatti, perché a certe crisi, a certe domande non si risponde analizzando troppo con i ragionamenti, ma spalancando gli occhi su ciò che il Signore opera concretamente. Molte cose che ci fanno male, e ci pesano nel cuore vengono da pensieri che sono così spietatamente logici da non lasciare via d’uscita. Eppure Dio sa smentire con i fatti certe logiche mortifere. A volte a una lettura superficiale della nostra vita ci convinciamo di aver sbagliato tutto, di non valere niente, di aver preso una cantonata, di aver sprecato tempo, ma basterebbe guardare al fondo delle cose per accorgerci che Dio sta dicendo altro. Per riconoscere Gesù bisogna essere intelligenti, secondo l’accezione latina: intus-legere (saper leggere dentro).

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