Ecco perché qui ed ora!

Pubblicato il 5 agosto 2025 alle ore 06:25

La Parola: “Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.”

Il Commento: I segni, le delicatezze, gli investimenti di tempo e di persone che delle volte Dio ci dona, servono ad aiutarci a cambiare, a crescere, a migliorarci, a diventare noi stessi, cioè a convertirci. Ma se tutto questo noi lo viviamo solo come spettatori o credendo che è un nostro diritto, allora è accovacciata alla nostra porta la tragedia. E’ la nostra strafottenza che delle volte ci fa dare tutto per scontato fino al giorno in cui non sbattiamo il muso e ci facciamo seriamente male

È così che delle volte perdiamo delle persone importanti nella nostra vita o delle occasioni che non torneranno più indietro, semplicemente perché avevamo avuto l’opportunità di cambiare, di accogliere, di trattenere ciò che ci era capitato di buono e invece abbiamo preferito rimanere le vecchie persone di sempre, con le medesime mediocri certezze e abitudini. Credere significa valorizzare tutto quello che c’è ora. È imparare la lezione del vangelo di oggi che ci dice che se solo ascoltassimo davvero non faremmo la fine di chi arriva a un punto di non ritorno. “Qui ed ora” è il presente di Dio, l’eternità.

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