«Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ecco una fede che non cerca segni, conferme, rassicurazioni. Ecco una fede che, semplicemente, si fida, perché una fede che cerca costantemente dei segni è destinata a durare tanto quanto il segno. La fede non è la somma di segni straordinaria, ma una fiducia in Qualcuno che non di rado non dà nessun segno e chiede solo di continuare a fidarci di Lui. Aiutami nella mia incredulità, Signore!

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