La Parola: Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli»”.
Il Commento: Potevo essere io quel “tale discepolo”, per un motivo molto semplice, perché anche io sono tormentato dal dubbio che non ho ancora compreso cosa sia la preghiera e come si preghi per davvero. Mi piace pensare che la prima vera preghiera che possiamo fare, e che forse dura per la maggior parte della nostra vita, è esattamente questa: “insegnaci a pregare”. Magari la gente ci vede in Chiesa inginocchiati, o in un angolo raccolti e pensa “chissà quanto deve essere profonda e alta la preghiera di questo qui”, ma la verità è che la richiesta più ricorrente di chi prega per davvero è sempre la stessa: “io non so come si prega, sono qui affinché tu me lo insegni”. Ecco perché l’unica preghiera che Gesù insegna ai discepoli inizia con la parola “Padre”. Imparare a pregare significa fare “l’esperienza del Padre”, cioè l’esperienza di non sapere semplicemente che Dio esiste ma che mi ama. E delle volte pregare significa purificare tutte le immagini di padre sbagliate che abbiamo dentro, tutte le immagini di amore sbagliato che sono strutturate dentro di noi. La preghiera è il tentativo che Gesù fa di insegnarci il “Padre”. La vera preghiera non è una cosa che facciamo noi, ma una cosa che permettiamo che Cristo faccia in noi.

Aggiungi commento
Commenti