Tutti in campo, nessuno in panchina!

Pubblicato il 21 ottobre 2025 alle ore 06:10

La Parola: “Ne costituì Dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni”.

Il Commento: Nell’esperienza degli apostoli non dobbiamo vedere solo l’esperienza riservata a ciò che oggi noi sappiamo essere i successori degli apostoli, cioè i vescovi e con essi i loro collaboratori, cioè i presbiteri e i diaconi. Credo che sia una lettura troppo riduttiva pensare che questo meccanismo di intimità e missione riguardi solo alcuni. Ogni battezzato è un chiamato. Ogni battezzato è tale perché è chiamato innanzitutto a stare con Gesù, a sentire in questa presenza la sua forza. Ogni battezzato in forza di questo amore presente e operante dentro la sua vita è abbastanza vaccinato da poter affrontare il male che si presenta a lui e vincerlo.

La vita cristiana non è divisa tra spettatori e protagonisti, ma si è cristiani solo se si è protagonisti. Nel Vangelo le folle non sono i discepoli. Le folle guardano e basta. Si emozionano, acclamano, condannano. Ma il popolo di Dio non è una folla, ma è il popolo dei discepoli. E si è discepoli proprio perché su ciascuno Gesù ha pronunciato il nome proprio; su ciascuno Gesù ha pregato e scelto. Non siamo massa, ma figli amati.

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